“La Voce del Lago”.
Castello Oldofredi, Iseo (2012). Stampe Fine Art dell’autore.
“Non è la grandiosità della scena – orizzonti infiniti – , non il suono del romantico mare: parla il sospiro del lago, discreto. Il lago e le sponde comunicano, se ascoltiamo, attraverso toni leggeri, attimi di silenzio, usando linee ed equilibri come pause e accenti in un discorso. Ho provato un modo di stare sulle rive che induce all’introspezione, ad un senso di pace che facilmente sfuma nella melanconia. Perché il lago è delimitato e “finito”, come finiti siamo noi. Non slancia verso sentimenti trascendenti (l’infinito delle stelle nel cielo è una finestra su una dimensione incomprensibile), ma restituisce il riflesso della nostra immanente condizione, della nostra vita limitata. Sulle sponde del Garda e dell’Iseo ho raccolto i colori e le sensazioni portate dalle acque fredde, il languore di un orizzonte chiuso da montagne lattiginose sullo sfondo. Le immagini così nate vorrebbero raccontare la voce del lago, sommessa e spesso sommersa dagli schiamazzi delle gite domenicali e dei bagni estivi.”